La prima svolta

Venerdì 8 aprile 2011 – Anno 3 – n° 83

La prima svolta

Avevamo auspicato, in questa colonna e in un bellissimo articolo di Roberta De Monticelli, che tutta l'opposizione autorizzasse la magistratura a eseguire l'arresto del senatore dalemiano Alberto Tedesco. E il nostro auspicio è stato accolto quasi per intero. A parte il solito Marco Follini - che confonde il garantismo con l'impunità e forse si crede ancora vicepremier del governo Berlusconi, infatti s'è astenuto - la delegazione Pd nella giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato ha votato contro la proposta del relatore Pdl, Alberto Balboni, di negare l'ok ai giudici. Idem l'Udc e (come sempre) l'Idv. Il percorso che ha portato al voto, per la verità, non è stato dei più lineari. Divisi alla mèta (2 pro arresto e 7 contro), i 9 piddini della giunta han tentato fino all'ultimo di rinviare il voto alle calende greche, a dopo il 14 aprile, quando il Riesame deciderà se confermare o annullare l'ordine di custodia per Tedesco. Poi hanno sperato che, a levar loro le castagne dal fuoco, provvedessero i senatori del centrodestra, che quando si tratta di impunità per la Casta votano sempre col pilota automatico: bastava che la maggioranza facesse come sempre e il Pd avrebbe potuto far bella figura con gli elettori votando pro arresto nella certezza che comunque avrebbero vinto i contro. Invece la Lega Nord ha riscoperto lo spirito beffardo dei bei tempi, anche perchè i suoi elettori non ne possono più di vederla tenere il sacco alla Casta: ed è uscita dall'aula. Così l'opposizione è diventata maggioranza e i suoi voti sono risultati decisivi per la sorte di Tedesco. Ma, in ogni caso quello che conta è il risultato finale: centrodestra spaccato (i 9 Pdl contro l'arresto, i 2 leghisti sull'Aventino) e centrosinistra compatto (8 Pd, 1 Idv, 1 Udc pro arresto, 1 solo astenuto). Ora, bocciata la relazione Balboni, la giunta dovrà nominare un nuovo relatore espresso dalla nuova maggioranza (probabilmente uno del Pd), che dovrà essere coerente con le posizioni espresse finora: niente fumus persecutionis contro Tedesco, dunque sì al suo arresto. Si spera che ciò avvenga prima del 14 aprile, cioè prima del Riesame: se la legge è uguale per tutti, i senatori devono andare in galera quando lo decide il gip; poi, se il Riesame li libera, escono. Come gli altri comuni mortali. A quel punto, salvo ignominiosi ripensamenti, la parola passerà all'aula. E anche lì i capigruppo delle opposizioni dovranno vigilare per evitare giochetti e trucchetti dell'ultim'ora: il sì o il no all'esecuzione dell'ordine del giudice dipenderà da loro, visto che il capogruppo Pdl Gasparri annuncia: “Usciremo dall'aula così vedremo cosa farà il Pd”. Si crede furbo, il poveretto. E non s'accorge che, così facendo, il Pdl che ha salvato dal carcere i Dell'Utri, i Previti, i Cosentino e tanti altri, sta servendo a questo scombiccherato centrosinistra un assist formidabile. Se alle parole seguiranno i fatti, per la prima volta nella storia repubblicana il Parlamento italiano autorizzerà l'arresto di un suo membro accusato di reati contro la pubblica amministrazione: corruzione, concussione, turbativa d'asta, falso, abuso d'ufficio. Finora, in 63 anni, la Camera aveva autorizzato solo quattro arresti: due per omicidio (Moranino e Saccucci) e due per eversione e armi (Abbatangelo e Negri). L'altra sera a Exit il Pdl Lucio Malan evocava quei precedenti per teorizzare che i parlamentari possono finire in galera solo se ammazzano o sparano. Se rubano o mafiano, gli altri fanno da palo. Il che dà il senso del miracolo che potrebbe illuminare Montecitorio, dove l'assenza di berluscones e leghisti regalerà alle opposizioni un'insperata occasione di riscatto. Rimaste sole in aula, potranno dire con orgoglio non ai loro elettori, anzi a tutti gl'italiani: “Oggi finisce l'èra dell'impunità e inizia quella dell'uguaglianza”. C'è pure il caso che qualche astenuto cronico torni a votare per loro. Riusciranno i nostri eroi a non trasformare l'assist in autogol?

1 commento:

arposottoS ha detto...

CATTIVERIE:

La spazzatura di Napoli si sta decomponendo. Concorrerà al Nobel per la chimica.
www.spinoza.it